Mastoplastica Additiva foto prima e dopo
Partendo dal concetto fondamentale, che ogni paziente ha caratteristiche proprie ed uniche rispetto alle altre è giusto ribadire, che i risultati della mastoplastica additiva dipendono in gran parte dalla costituzione della paziente ma non è corretto dire, che risultati non buoni dipendono esclusivamente dalla genetica della paziente.
Se da un lato è scontato trovare sui siti le foto degli interventi di mastoplastica additiva ben riusciti, dall’altro rimane il dubbio su ciò che può fare il medico nel proprio caso specifico. In altre parole se con proprie caratteristiche fisiche, si possono ottenere i risultati riportati nelle fotografie o ci si dovrà aspettare risultati estremamente differenti.
Nella pagina principale della mastoplastica additiva troverai nello specifico tutte le informazioni necessarie su questo tipo di intervento e comunque mi piace pensare, che l’obiettivo è ottenere il miglior risultato possibile, sulla base del “materiale” che porta la paziente. Questo significherebbe un risultato naturale, un volume adeguato e compatibile con le richieste della paziente.
Secondo me il buon risultato estetico nella mastoplastica additiva non nasce dal tipo di protesi usata (anatomica, rotonda, ecc.) o dal volume: possiamo ottenere il massimo beneficio in una paziente collocando un volume di 260 cc ottenendo una seconda abbondante di reggiseno ed in un'altra collocando un volume di 450 cc, ottenendo una quinta di reggiseno ed ambedue i risultati saranno naturali e ottimizzati perché fatti sulla base delle due diverse tipologie di costituzione delle pazienti. Ho la sensazione, che la richiesta specifica della misura di reggiseno da parte della paziente è spesso fuorviante rispetto al raggiungimento del migliore risultato estetico di aumento del seno, anche perché le caratteristiche dei tessuti variano e si modificano secondo le situazioni (precedenti gravidanze, dimagrimenti, ecc).
Diciamo che in condizioni ottimali di costituzione si può giocare molto sui volumi, sui piani di collocazione delle protesi ed ottenere il massimo esteticamente parlando o in alternativa ottenere un effetto finale più morbido o ancora più “pompato”. Tuttavia posso dire, che nella mia esperienza questi casi rappresentano la minoranza indipendentemente dall’età delle pazienti.
Se da un lato è scontato trovare sui siti le foto degli interventi di mastoplastica additiva ben riusciti, dall’altro rimane il dubbio su ciò che può fare il medico nel proprio caso specifico. In altre parole se con proprie caratteristiche fisiche, si possono ottenere i risultati riportati nelle fotografie o ci si dovrà aspettare risultati estremamente differenti.
Nella pagina principale della mastoplastica additiva troverai nello specifico tutte le informazioni necessarie su questo tipo di intervento e comunque mi piace pensare, che l’obiettivo è ottenere il miglior risultato possibile, sulla base del “materiale” che porta la paziente. Questo significherebbe un risultato naturale, un volume adeguato e compatibile con le richieste della paziente.
Secondo me il buon risultato estetico nella mastoplastica additiva non nasce dal tipo di protesi usata (anatomica, rotonda, ecc.) o dal volume: possiamo ottenere il massimo beneficio in una paziente collocando un volume di 260 cc ottenendo una seconda abbondante di reggiseno ed in un'altra collocando un volume di 450 cc, ottenendo una quinta di reggiseno ed ambedue i risultati saranno naturali e ottimizzati perché fatti sulla base delle due diverse tipologie di costituzione delle pazienti. Ho la sensazione, che la richiesta specifica della misura di reggiseno da parte della paziente è spesso fuorviante rispetto al raggiungimento del migliore risultato estetico di aumento del seno, anche perché le caratteristiche dei tessuti variano e si modificano secondo le situazioni (precedenti gravidanze, dimagrimenti, ecc).
Diciamo che in condizioni ottimali di costituzione si può giocare molto sui volumi, sui piani di collocazione delle protesi ed ottenere il massimo esteticamente parlando o in alternativa ottenere un effetto finale più morbido o ancora più “pompato”. Tuttavia posso dire, che nella mia esperienza questi casi rappresentano la minoranza indipendentemente dall’età delle pazienti.